Tu, se fossi in me, domani nasceresti?

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UNA PRODUZIONE DI COLLETTIVO LYNUS

con il supporto della Fondazione Arturo Toscanini



Spettacolo:

È una domanda apparentemente semplice, che introduce e fa da titolo ad uno spettacolo che si propone come atto immersivo e condiviso tra attori, spettatori e natura. Un’installazione di memoria e di materia, che accoglie e avvolge i fruitori in uno spazio che riflette emozionalmente una stratificazione di storie e testimonianze, trasmesse fino a noi attraverso svariate forme e linguaggi. Sei attori, sei corpi, danno vita e voce a sette storie di coraggio, molto diverse tra loro. Storie che hanno segnato l’esistenza di persone di varie etnie, culture, religioni, età e provenienza geografica. Sette testimoni di un tempo passato aprono delle scatole di memoria e lasciano fluire delle storie che parlano anche della nostra contemporaneità, e perfino di un futuro che ci pone più di un interrogativo.
Tu, se fossi in me, domani nasceresti? è una domanda che trasforma la memoria in materia. Materia poetica e viva, come tutto quello che affiora dal passato e che ritroviamo in soffitta, in cantina o sepolto in fondo al mare o sotto le macerie.
È anche la domanda che chiude lo spettacolo, proiettando queste testimonianze di vite nel futuro e consegnandole al pubblico, il quale diventa, così, parte attiva della nostra collezione di memorie. Una stratificazione molteplice e intrecciata di esperienze sia individuali sia universali, che trasforma la memoria del singolo in memoria collettiva, in un’eco, che prolunga le proprie vibrazioni in ogni direzione, avanti e indietro, e che diventa canto di popoli, coro epico, proprio perché intona il ricordo del coraggio di alcuni per dare eco al dramma di molti.

Cr
Credits:

di Sara Culzoni;
regia Marco Fragnelli;
aiuto regia Karin Rossi;
musiche Riccardo Pantaneschi;
con Gabriele Mattè, Chiara Alonzo, Claudio Pellerito, Pietro Gambacorta, Marco Fragnelli e Francesca Macci.